|Se esistono le parole per dirlo, è possibile|

Articoli con tag ‘delirii’

Dal punto a capo ai due punti

Mi ricordo che fin dalle elementari mi hanno insegnato che il punto indica la fine di un discorso. Ecco, per ora sono fermo al punto. Il punto di sospensione…questo è il punto! Vorrei trasformare questo segno di punteggiatura nei due punti. I due punti solitamente anticipano l’apertura di un discorso.

Ridatemi i miei due punti!!!

Sto delirando vero? A confermare  il mio delirio è il fatto che ho aggiunto tra i link il blog del Pizza! Fateci un giro.

G

Crash!

Forse sono diventato paranoico, ma da un po’ di tempo a questa parte, talvolta, ho come l’impressione che la gente mi guardi come se si trovasse di fronte ad un incidente vivente o incidente umano, chiamatelo come volete. Mi passano accanto e rallentano per vederne i rottami. Che diavolo avete da guardare?!?! G

Tubthumping

Il Dolore

I get knocked down, but I get up again
You’re never going to keep me down.

(Tubthumping, Chumbawamba)

 

Il Dolore ti colpisce in tutte le sue forme. A volte è una fitta leggera, mentre a volte è solo un pò di amarezza; un dolore che va e viene o la normale sofferenza, ansia o stress di tutti i giorni.


Poi c’è un tipo di sofferenza che non riesci ad ignorare. Una sofferenza così grande che cancella tutti gli altri pensieri, che fa scomparire il resto del mondo indipendentemente da ciò che la provoca, perché quello che conta è il risultato, è quanto ci fa soffrire. Non riusciamo a pensare ad altro che alla nostra grande sofferenza.
Come affrontiamo il dolore dipende da noi.


Il Dolore. Filosofi, santi, poeti, psicologi hanno detto la loro, ma solo chi lo sperimenta ha diritto pienamente a dire la sua. Ci anestetizziamo, lo accettiamo, lo elaboriamo, lo ignoriamo. E per alcuni di noi il miglior modo per affrontarlo è conviverci.
Il Dolore… devi aspettare che se ne vada, sperare che scompaia da solo, sperare che la ferita che l’ha causato guarisca, perché più ti accanisci a reprimerlo e più, prima o poi, ritorna in maniera più devastante. Non ci sono soluzioni, purtroppo, nè risposte facili. Bisogna fare un respiro profondo e aspettare che il dolore si nasconda spontaneamente da qualche parte (certo che avere qualcuno che ti aiuta ad elaborarlo ed essere il tuo paracadute mentre precipiti è tutt’altra storia).


La maggior parte delle volte il dolore può essere sopportato… ma a volte il dolore ti afferra; quando meno te lo aspetti ti colpisce sotto la cintura e non ti lascia in pace. 


Il dolore… devi solo conviverci, perché la verità è che non puoi evitarlo e la vita te ne porta sempre dell’altro. 



G

The beat of my heart

Oh mio ddio c’è ancora un cuore! E batte pure! Ecco il mio cardiogramma 🙂 

G