|Se esistono le parole per dirlo, è possibile|

Articoli con tag ‘Amsterdam’

E allora via si va, via si va, si va via!

E così abbiamo deciso di partire. Dopo un lunghissimo inverno, una fredda primavera ed un’estate iniziata sotto il segno degli sbatta (concedetemi lo slang milanese) per qualcuno lavorativi, per qualcun’altro familiari, è arrivato il momento di riempire lo zaino, caricare le batterie della macchina foto, fare la playlist dell’Estate 2010, scegliere un libro, prendere l’EstaThe (rigorosamente in brick, rigorosamente al limone).
A sto giro si va in Olanda, restando qualche giorno ad Amsterdam e qualche giorno ad Utrecht, punto di partenza per esplorare la campagna olandese in bicicletta. Oltre a non essere mai stato in Olanda, la grande novità è che si tratta del primo viaggio in vita mia, da me non organizzato! 😀  Fi-ga-ta
Che bello non avere il controllo sulle cose e poterti fidare di qualcuno.

In questo momento della mia vita in cui la mia sensibilità creativa è orientata al vintage Anni Settanta – dalle sonorità, ai vecchi film, agli effetti Polaroid di fotosciop  – vi saluto con un tormentone estivo… ma che  niente ha a che fare con il waka waka.
Loro sono gli Ex-Otago che ri-arrangiano un vecchio tormentone estivo.
E dato che quest’anno non vogliamo farci mancare proprio niente, perchè non fare un salto in Riviera Romagnola andando con una bici a scatto fisso?

Io sono… io sono… io sono…

Patrizia Valduga, poetessa e traduttrice italiana, scrive:

“Io sono sempre stata come sono,
anche quando non ero come sono,
e non saprà nessuno come sono,
perché non sono solo come sono”.

Mi sono imbattuto casualmente in queste parole spulciando il blog di Sua Maestà Benedusi Settimio. Tra qualche giorno si parte e puntualmente, prima di ogni viaggio, scorazzo per siti di fotografia, sfoglio riviste e guardo il National Geographic Channel… così, giusto per risvegliare la mia sensibilità per le immagini dopo un anno passato a dar maggior ascolto alle parole.

Beh, da quando mi sono imbattuto in queste parole, ho iniziato a ripetere questa quartina come un mantra, compulsivamente. Spesso ce ne dimentichiamo, soprattutto nei momenti più difficili, quando l’unica cosa che tendiamo a mettere in discussione siamo noi stessi, la nostra vita, la nostra professionalità, la nostra capacità di amare e lasciarci amare. Non è proprio il caso di scomodare Sigmund Cheduepalle Freud per sapere che siamo spesso infinitamente severi con noi stessi (e lasciamo stare l’autorità del Super-Io).

Noi siamo i ricordi della nostra infanzia, le fotografie sbiadite su carta chimica, i racconti dei nostri nonni, le rughe sui volti dei nostri genitori, i segni sul nostro corpo, lo scatolone dei giocattoli, i libri dalle pagine ingiallite sulle mensole, il lavoro che ci piace fare e quello che desideriamo. Siamo le delusioni e le perdite che ci troviamo ad affrontare e a cercare di colmare.

Dimenticando tutto questo tutto questo… dimentichiamo chi siamo.

Detto ciò, io sono in ferie e NOI si va in vacanza.
Dall’Isola del Giglio alla Terra del Papavero. Si va in Olanda.
Si smette di correre (ma solo per un po’) per andare in bicicletta.

Speriamo di perderci… e ritrovarci ‘tillsammans’ 🙂

Buona Estate