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Articoli con tag ‘punteggiatura’

Torniamo al Futurismo!

Consiglio per la lettura di questo post: approcciatevi come si fa ad un film di David Lynch o di Cronenberg, sapendo a priori che vi troverete davanti ai deliri allucinanti del regista. Scordatevi il pensiero lineare!

Dunque, il problema è sempre lo stesso…la punteggiatura.
Mi chiedo: l’abbiamo mai imparata veramente? Le mie mastre a scuola mi hanno sempre fatto una testa tanta sull’uso della virgola (non il maledetto gatto che spero l’abbiano investito), dei punto e virgola, dei punti e chipiùnehapiùnehapiùnemetta. “Lo scrivere ha bisogno di regole”, mi dicevano, “altrimenti gli altri non ti capiscono”. Ma gli altri chi? Io scrivo prima di tutto per me stesso e se potessi la punteggiatura l’abolirei. Mi soffoca, mi confina, mi ingabbia, mi limita. I Futuristi avevano capito tutto!
Poi cresci e scopri che la punteggiatura non era solo nei temi che scrivevi a scuola, ma ce l’hai dappertutto! Ad 11 anni cominci a suonare e scopri che la punteggiatura è anche nella musica. A 23 anni fai un workshop di fotografia e scopri che la punteggiatura è pure lì; ti dicono che “il lavoro di postproduzione deve esaltare la punteggiatura dei toni di colore, contrasto e bla bla bla”.
A 29 anni fai una specialità in psicoterapia sistemico-relazionale e ti insegnano ad intervenire nella “punteggiatura delle dinamiche relazionali” tra individui, coppie e famiglie.
Da un po’ di tempo a questa parte rileggo i vecchi post. Mi rileggo e mi rivedo.
A Maggio scrivevo del bisogno dei miei Due Punti, il segno che indica l’apertura a nuovi discorsi. I Due Punti sono comparsi, così dal nulla, come inchiostro simpatico al calore di una candela, seguiti da uno scorrere violento di immagini… ma l’ombra del Punto a capo, rimane.