“Due biglietti, grazie…”
Eccomi qua. Un post non casuale, scegliendo una foto non casuale, in un momento non casuale, dopo una cena non casuale, con amici non casuali, dopo un periodo di tempo non casuale. Dove sono stato in tutte queste settimane? Over the Rainbow… andata e ritorno, inseguendo il Bianconiglio e il Buonconsiglio della Judy andando vedere che ci stà aldilà dell’Arcobaleno. La gran figata, è ciò che non ho trovato. Niente fantasmi del passato che ti si attaccano alle caviglie, niente ombre, ma solo un orizzonte sconfinatissimo. I grandi spazi ci fanno spesso paura, ci fanno crescere l’ansia di esplorarli perché i nostri occhi hanno bisogno di riferimenti, di trovare qualcosa di conosciuto e familiare. Nell’orizzonte in cui mi sono imbattuto non c’è niente di conosciuto… ma molto di familiare e confortevole. Non c’è ansia di esplorare o di correre. La corsa non ci fa godere il viaggio, molto meglio camminare. Sono sicuro che starete pensando “già letto e già sentito dal Frenk, ci ha fatto due palle così, sul significato del viaggio e bla bla bla”. Beh, signori miei, per chi non se ne fosse ancora accorto, questa volta non viaggio da solo 🙂
When I walk beside her
I am a better men
when I look to leave her
I always stagger back again.
(Hard Sun, Eddie Vedder)
Note a piè di pagina
1. Grazie a chi mi ha accompagnato “puntuale” al check-in 😉
2. Ho inserito una nuova tag, che prima non c’era, non poteva esserci: Serenità… un brindisi!
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