Ecco che nella notte di Halloween, il dato per disperso… ritorna.
Che fine ho fatto? Rompo il silenzio stampa e vi confido che non sono stato ar gabbio.
Ammetto che ho un archivio di bozze, pensieri, parole, opere ed omissioni lasciati a metà; un po’ perché non mi convincono, un po’ perché non ho tempo, un po’ perché dopo una giornata passata davanti al mio JurassickBook, ho voglia di tutto tranne che di riaprirlo.
In questo mese e mezzo mi sono dedicato alle seguenti attività:
– Un tagliando necessario al fisico
– Mi sono emozionato seguendo i passi di chi* ha iniziato una nuova avventura professionale
– Ho impresso nella memoria e su scheda digitale il matrimonio di Dade e Paoli
– Ho corso poco
– Ho photoshoppato abbastanza
– Ho letto molto
– Ho ascoltato tanta musica
– Ho fatto ballare gente
– Ho fatto volontariato
– Ho visto molto il cielo di Torino
– Ho sbagliato
– Ho trovato il mio totem
– Ho compilato una constatazione amichevole
– Ho abbracciato il mio amico Guasco che è diventato padre di Margherita
– Ho ascoltato Mariasole pronunciare il mio nome per la prima volta
– Ho mangiato la pizza con dei tredicenni
– Ho imparato a fare le zuppe e le verdure fusion saltate in padella
– Ho fatto i biscotti G&C
– Ho stretto i miei primi biglietti da visita tra le mani (distribuendone anche qualcuno)
– Ho scoperto l’essenza del Post-It
– Vi ho tenuto d’occhio
– Sono andato a letto presto (cit.)
Ho scoperto una grande verità, o forse solo l’acqua calda.
Ho scoperto che se esistono le parole per dirlo, allora è possibile.
Nuovo tema… nuovo pay-off.
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